C.A.I. Sezione di Volpiano

 

    

 

Trekking 2009 - Dolomiti 3-8 agosto

 


Vorrei iniziare ricordandovi che quest'anno il trek estivo organizzato dal CAI sez. di Volpiano è diventato maggiorenne. Ebbene si, il trek che abbiamo fatto ad inizio Agosto 2009 nelle Dolomiti e più precisamente in Val di Fassa è stato il numero 18 possiamo quindi considerare esaurita la fase iniziale in cui si sono avvicendati diversi tipi di trek partendo dai primi riservati solo ai duri e puri della montagna, che se non camminavano almeno 10-12 ore al giorno con dislivelli superiori ai 1500 mt a tappa non si divertivano, passando per quei trek di media montagna un pochino più umani sino ad arrivare al taglio che ha il trek oggigiorno che si prefigge di offrire degli itinerari che vanno bene sia ai grandi e piccini, possibilità di avere all'interno della stessa tappa sia un percorso abbordabile che una bella ferrata per gli irriducibili.

L'edizione del trek 2009 per l'appunto è stata un perfetto esempio di flessilbilità, chi voleva fare una camminata in montagna è stato soddisfatto e nel mentre chi cercava qualche emozione in più è stato accontentato.

Andiamo un pochino più nel dettaglio del trek 2009 che ha avuto come obiettivo principale l'avvicinamento in più tappe alla immensa parete sud della Marmolada.
Partecipanti : 10 adulti e 3 ragazzi (Francesco, Davide e Lorenzo) .

Il percorso è stato quello classico ad anello con partenza ed arrivo dopo 5 giorni e 4 notti in rifugio dalla Malga Crocifisso nella bella Valle di san Nicolò :

1° giorno) Partenza da Volpiano alle 5 del mattino e arrivo in Val di Fassa verso le 10,30, qui grazie ad una provvidenziale navetta riduciamo il dislivello dell tappa a circa 700 mt, che sono quelli tra la Baita Monzoni e il rifugio delle Selle situato sul passo omonimo. Il gruppo ha trovato il ritmo giusto e ha raggiunto il posto tappa nel primo pomeriggio senza problemi degni di nota. Il tempo ci è stato clemente, vi è stato un piccolo tentativo di pioggia ma poi ha desistito rapidamente vista la determinazione del gruppo.


2° giorno) La giornata si è subito rivelata da 5 stelle : aria fresca e qualche nuvola qua e là. Questa mattina il gruppo si è diviso in due, un gruppo formato da 4 ardimentosi si è diretto verso la cresta di Costabella per percorrere il sentiero attrezzato Bepi Zac, che percorre la cresta di Costabella, sede della prima linea tenuta dalle forze austriache durante la prima guerra mondiale, bellissima cavalcata sempre sui 2600-2700 mt che attaversa fortificazioni, gallerie, trincee costruite dai soldati durante la prima guerra mondiale a prezzo di fatiche tremende con attrezzi e indumenti lontani anni luce da quelli odierni. Sono sicuro che questa esperienza abbia soddisfatto I 4 prodi che hanno potuto trovare riscontro tangibile del cameratismo che unisce chi percorre queste vie, mi riferisco al nostro amico Alpino. Il secondo gruppo, mentre scendeva nella piana di Costabella, visitava gli insediamenti militari a valle e raggiungeva nel pomeriggio il rifugio Fuchiade (in questo caso il termine rifugio sta un pochino stretto visto che alcuni di noi ha dormito in suite con letti a baldacchino e Jacuzzi, per non parlare poi della 'modesta' cena).


3° giorno) Gruppo di nuovo unito e compatto, questa doveva essere la tappa più severa in quanto si doveva lasciare la bellissima e verde piana delle Fuchiade per entrare nel ghiaioni della val Tasca e salire quindi, sempre per ghiaioni sino al passo delle Cirelle a circa 2700 metri. Alla prova dei fatti il gruppo, una volta presa coscienza delle proprie possibilità, ha superato brillantemente il dislivello raggiungendo il colle entro i tempi stabiliti. Con uno sguardo al tempo e l'altro all'orologio siamo scesi nella val Contrin al rifuglio delgli Alpini, che abbiamo raggiunto dopo la solita pausa pranzo fatta sotto la parete della Cima d'Ombretta. Anche oggi il tempo ci è stato clemente, siamo partiti con bel tempo e siamo arrivati al rifugio asciutti seppure con il cielo nuvoloso.


4° giorno) Oggi sarebbe stata la giornata di libertà per cui chi voleva si sarebbe potuto fermare al rifugio a gozzovigliare, e invece no!  Gruppo intero in cammino per arrivare al col d'Ombretta da cui vedere questa famosa parete sud. Dopo un' intermezzo canterino (documentazione disponibile su richiesta) una parte del gruppo è rientrato alla base mentre l'altro (con i ragazzi) è arrivato sino al famoso colle. Sebbene fosse nuvoloso abbiamo avuto la possibilità di vedere la parete sud : veramente un bellissimo colpo d'occhio da una posizione privilegiata, una parete verticale alta più di 1000 metri che si estende per diverse centinaia, veramente impressionante. Ah! dimenticavo: durante gli ultimi momenti della salita abbiamo avito modo di provare le mantelle da pioggia , ma veramente solo per pochi minuti. Ritornati al rifugio dopo pochi minuti si sono aperte le cateratte : abbiamo avuto pioggia a catinelle sino a notte inoltrata.


5° giorno) Il tempo di nuovo bello ci ha permesso di arrivare al bellissimo colle di san Nicolò in poco più di un'ora, quindi siamo discesi al punto di partenza dove siamo arrivati per le 11 , giusto in tempo per un' ultimo shopping a Pozza prima che chiudessero i negozi.

Prima di salutarci per ritornare alle rispettive case si sentiva già circolare tra il gruppo la domanda fatidica : Ma il prossimo anno dove si andrà ?

Franco Rolando


 

 




Tutte le foto

 

 

 

 

 


Credits: La foto della testata  è tratta dal sito della scuola Valleorco

[www.scuolavalleorco.it]

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Release 1.0.0

del 17/08/2009

Webmaster: JackMinet

prima release: 17/08/2009