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Nel 2015 ho effettuato un breve soggiorno all’Elba traendone la sensazione di un luogo che dovevo rivedere assolutamente. Questo semplice motivo è la ragione del trekking nell’isola. Sono partito convinto di realizzare le aspettative ma non mi immaginavo assolutamente che mi sarei trovato così bene. Tutto è divento un di più. In poche parole l’isola d’Elba ha risposto appieno ai miei desideri. Cosa dire che non sia stato già detto e scritto da mani più autorevoli e capaci delle mie? Solo le sensazioni personali riescono a trovare un motivo, uno spunto forse non ancora descritto. E per me questa sensazione unica è rappresentata dall’isola di Montecristo. Complici le giornate luminose e terse di quei giorni, che a detta della nostra guida, Umberto, un elbano doc e quindi profondo conoscitore dell’ambiente, sono state una eccezionale rarità riscontrabile più facilmente a settembre, la vista da lontano dell’isola di Montecristo è, e rimarrà così nei miei ricordi, come una visione onirica. Per me l’isola non era in mezzo al mare ma sospesa sopra di esso come una nuvola. Mi sforzavo di immaginarla lambita dalle acque al pari delle altre piccole isole quali Capraia, Gorgona, Pianosa, Giglio ma non ci riuscivo. Essa si presentava ogni giorno ai miei occhi con quel suo surreale fluttuare nell’aria. Non voleva, nel mio cervello, scendere e farsi accarezzare dalle onde del mare. Forse è anche per questo che sono rientrato a casa con la convinzione di aver vissuto una settimana straordinaria. Un sognatore all’Elba Piero |
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