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Domenica 24 maggio si è svolta la gita sociale del Club Alpino di Volpiano in collaborazione con la sezione Mtb del Cai di Chivasso con meta l’ Alpe Pacarina (1230mt.) sopra Cuorgnè, tra la Valle dell’ Orco e la Val Gallenca. Partiti a gruppetti con auto proprie da Chivasso e Volpiano, ci siamo raggruppati a Cuorgnè, 25 partecipanti in una giornata mite, con qualche nuvola all’orizzonte, puntuali alle 9 come previsto nella locandina. Giovanni illustra la gita, presenta i capigita (complessivamente otto), elenca le raccomandazioni di guida su strada asfaltata. Il gruppo quindi si avvia alle 9,30 in fila indiana lungo la strada antica di Alpette in direzione frazione Ronchi. Sulla strada incontriamo una chiesetta dedicata a San Bernardo e frutteti. A frazione Ronchi Enrico lascia la testa del gruppo a Giovanni per proseguire su ampia sterrata (sentiero cai 406 – mtb1) in una fitta vegetazione in prevalenza di querce in cui compaiono ogni tanto dei tabernacoli e resti di case contadine in pietra, ad esempio a Turale. Le soste servono per riprendere fiato e per illustrare qualche cartellone di flora e fauna locale, ed il gruppo affiatato e ciarliero arriva all’ Alpe Monsuffietto prima di mezzogiorno. Si tratta di una balconata sulla Valle dell’ Orco, sulla Quinzeina e S. Elisabetta. La sosta è d’obbligo per consultare la carta, mangiare qualcosa, rinfrescarsi all’unica fonte d’acqua del percorso e rinfrancarsi prima di un tratto di ripida salita. Riconduce il gruppo Enrico ed il percorso diventa bc per alcune centinaia di metri fino ad un bivio in prossimità di una cisterna. Deviamo a sinistra su un sentiero poco agevole in un bosco di cerri della zona e, in leggera discesa, arriviamo all’ Alpe Pacarina, alcune case in rovina dove il gruppo si ricompatta. La discesa (sentiero cai 416 – mtb 3) inizia con Giovanni davanti che ha la fortuna di scorgere uno scoiattolo rosso lungo una sterrata ampia che rapidamente ci conduce a Sombeila, frazione di Canischio; Sombeila alla fine dell’ ‘800 contava 1300 abitanti, ora sono poco più di 100. Enrico riprende la guida lungo un altro tratto del sentiero del Gallo di bellissimi saliscendi in parte tecnici che rappresentano una stimolante e divertente palestra per tutti. Siamo nelle frazioni di Ricauda e Camerlo, vicino a Cuorgnè. Qui rimagliamo una catena, Giovanni si improvvisa meccanico con guanti in lattice, falsamaglia e smagliacatene. Non si segnalano altri inconvenienti tecnici per un percorso di media montagna lungo 21 km con 925 mt di dislivello complessivi che ha riscosso il consenso di tutti i partecipanti. L’ultimo tratto viene svolto su strada asfaltata. La giornata è stata completata con una variegata merenda. Giovanni Marzona ed Enrico Garoia. |
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Immagini totali: 40 | Ultimo aggiornamento: 04/06/15 10.33 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |