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Domenica 16 Giugno si è svolta la gita sociale del Club Alpino di Volpiano in collaborazione con la sezione Mtb del Cai di Chivasso e soci di altre sezioni (Venaria ed Asti) con meta il Santuario Madonna degli Angeli al Collombardo (1880mt.). Una giornata mite, ma con scarsa visibilità sul maestoso panorama della Sacra di San Michele e della cresta morenica dei Muncuni che cinge i due laghi di Avigliana ha accompagnato i 22 partecipanti. Il luogo di partenza è stato raggiunto con auto proprie. Per la partenza si è scelto uno dei pochi luoghi pianeggianti ove dieci auto non ostacolano il transito di altri veicoli, cioè la radura dopo l’abitato di Prato del Rio, immediatamente prima della sbarra che preclude il passaggio nel periodo invernale-primaverile, fino al 31 maggio. La quota di partenza relativamente elevata (1400mt. circa, quando Mocchie sta a 900 mt.) ha consentito agli organizzatori di riservarsi la scelta della meta finale in base alle condizioni meteo ed a quelle fisiche dei partecipanti tra la Punta Sbaron (con un tratto di portage) o il Santuario di Madonna degli Angeli. La partenza alle 9.45 vedeva presenti 22 indomiti ciclisti tra cui un quattordicenne, alla sua prima esperienza di gita Cai in Mtb. Considerato il folto numero di partecipanti si è stabilito di avere tre guide munite di radio, Giovanni in testa al gruppo, Valter in mezzo ed Enrico in fondo. Il percorso non presenta bivi eccetto al Pilone votivo per il Santuario di Vaccherezza, è sufficiente seguire la ripida mulattiera con intermezzi di asfalto e, pazientemente, si giunge all’Alpe dei Rat. Purtroppo la nebbia non ha consentito di godere del panorama, nemmeno l’Alpe Portia a 500 metri era visibile, l’abbiamo poi osservata dall’alto. Un paesaggio un po’ lunare ci ha introdotto al punto più alto a quota 2108 mt., ove ci siamo compattarti tutti quanti attorno ad un cippo per una foto di gruppo. La discesa al Santuario, passando vicino ad un colle denominato “Tomba di Matolda” (il cui nome pare tratto da una famiglia locale più che da una leggenda, ha alleviato tutti con rivoli d’acqua che la tardiva neve di quest’anno aveva lasciato. Il giusto riposo davanti al Santuario ha consentito la riflessione sulle ultime tecnologie presenti su una Specialized fsr con ruote da 29 pollici. Per il ritorno si è percorso gran parte del tracciato di salita, con una deviazione finale scoperta da Enrico durante il sopralluogo del 2 giugno. Si tratta di un single track parzialmente nel bosco a cui si accede dopo aver superato l’alpeggio Gighè: si trova alla nostra sinistra una sbarra a quota 1636m e in direzione Sacra di San Michele il truc Giulianera con un avvallamento che si supera deviando a destra e subito dopo a sinistra nel bosco. Si sbuca sulla carrareccia principale sotto Prato del Rio e si ritorna alle auto. Non si segnala nessun un guasto tecnico. La giornata è stata completata con un variegato picnic a base di gorgonzola, salame, pizza, torta pasqualina, pollo in carpione e alcuni litri di birra, ma anche del vino. Enrico Garoia e Giovanni Marzona |
Immagini totali: 8 | Ultimo aggiornamento: 25/06/13 15.42 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |