Un raduno, un
incontro di persone che condividono la stessa passione, in questo
caso bikers uniti dall'amore per la mountain bike e la montagna.
Sono le 9:30,
il sole splende sul borgo antico di Garessio e sui 150
cicloescursionisti pronti alla partenza, l'atmosfera è ovattata,
tutti attendono tranquilli di iniziare a pedalare lungo il bell'anello
disegnato dall'organizzazione curata dalla locale sezione del CAI.
Alle 10:00 arrivano gli ultimi 6 soci della sezione di Varese (la
più lontana oggi al via) e si parte.
Nel folto del
gruppo spiccano le maglie gialle del CAI Savona ma i colori del
lungo serpentone ben presto si mescolano a dipingere una striscia
arcobaleno nel verde delle montagne. Il gruppo attraverso borghi di
pietra inizia a salire a poi scende rapido in un antipasto di quella
che sarà l'ascesa principale. In discesa su sterrato le prime
forature frammentano il gruppo mentre nei punti più belli
dell'itinerario i fotografi immortalano i sorrisi dei partecipanti.
Una breve sosta per ricompattare il gruppo e si riparte verso la
vetta posta poco sopra i 1600 metri.
La salita è
davvero impegnativa, una lunga rampa che taglia le gambe; il sole
inizia a scaldare e ben presto il dolce profumo dei prati tagliati
lascia il posto al soffocante odore di umidità del sottobosco. La
mulattiera è asciutta e compatta ma la pioggia dei giorni precedenti
rende difficoltoso il respiro dei bikers, alcuni dei quali raggiunta
la prima tappa decidono di rientrare alla partenza per godersi le
bellezze architettoniche e paesaggistiche di Garessio: per loro
obiettivo 1000 metri di dislivello raggiunto!
Il grosso del
gruppo prosegue, la strada sterrata prima facilmente pedalabile
lascia il passo ad uno sterrato decisamente sconnesso a causa di
pietre e rocce irregolari del fondo e dei rigagnoli causati
dall'acqua piovana. Il sole entra nelle ore più calde e chi non è
stato attento a reintegrare i sali minerali persi con la sudorazione
incorre nei crampi ed è costretto a scendere di sella per affrontare
i tratti più duri della salita spingendo la MTB. Il gruppo raggiunge
la località di Prato Rotondo, il nome descrive benissimo il luogo
della seconda sosta, noi non siamo riusciti ad apprezzare la magia
del posto a causa di una inaspettata nebbia che ha avvolto la
montagna.
Le condizioni
meteorologiche cambiano rapidamente in ambiente montano, ecco perchè
i ritrovi mattutini delle gite CAI sono previsti così presto al
mattino: il clima è più clemente in mattinata e tende ad una
maggior instabilità nel pomeriggio.
L'ultima
salita, 200 m di dislivello e il gran premio della montagna di
giornata è raggiunto: quota 1681 sul GPS! Giusto il tempo per un
panino o una banana per fare scorta di potassio e si riparte, una
lunga picchiata di 1000 metri di dislivello attende i nostri
intrepidi che finalmente possono mettere le sospensioni in posizione
di discesa. Due lunghe file affiancate di bikers scendono
all'unisono e l'alternarsi di dossi e avvallamenti regalano una
danza tribale, giù verso il ventre del fondovalle. Ad ogni sosta
l'aria profuma di zolfo: le pastiglie dei freni si consumano
stridendo sui dischi, proprio come accade in macchina al termine di
una lunga discesa.
Raggiunto il
fondovalle le ultime leggere pedalate verso Garessio permettono
ancora una volta di ammirare le case e gli antichi ponticelli
romanici di pietra e di chiudere il cerchio su questa giornata
indimenticabile.
E dopo la
fatica l'ambito premio: un succulento pasto a base di polenta
saracena (ricetta tipica locale a base di grano saraceno e patate in
sugo di formaggio e porri) innaffiato da litri di birra fresca e
vino.
Grazie
all'organizzazione tutta che ha saputo dipingere una giornata da
incorniciare, ci vediamo al prossimo raduno!
GALLERIA FOTO
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